PREMESSA E DESCRIZIONE EFFETTIIl suono base della chitarra elettrica (segnale dei Pick-up e ampli di potenza) senza alcun effetto elettronico, come già detto, è inevitabilmente secco e inutilizzabile in occasioni "serie".
Possiamo dire con certezza che NESSUN CHITARRISTA FAMOSO UTILIZZA LA CHITARRA CON IL SOLO AMPLI DI POTENZA IN SERIE.
L'utilizzo degli effetti nella chitarra elettrica risulta pertanto inevitabile.
Il panorama degli effetti per chitarra elettrica è in continua evoluzione ed è pertanto difficile razionalizzare un argomento così vasto e complesso.
Negli anni, però, alcune elaborazioni sonore, perfettamente adattate alla chitarra, si sono affermate come standard ed alcuni tipi di effetti sono ormai largamente utilizzati tra i chitarristi di tutto il globo. Questi effetti (con le loro infinite regolazioni dei parametri) rappresentano, praticamente, il "suono vero, conosciuto e famoso della chitarra elettrica moderna".
Di seguito una lista di questi effetti con la loro descrizione (alcuni passi sono tratti dal manualetto divulgativo della BOSS).
LE DISTORSIONIEffetti di distorsione di ieri.
Tornando ai giorni in cui i sistemi Power Amplificator erano concepiti solo per la voce, l'unico modo per amplificare il volume della chitarra era di mettere il volume della chitarra a 10. La distorsione (sugli ampli valvolari) interveniva in modo naturale non appena il segnale saturava il preamplificatore a valvole e lo stadio di uscita cosi come il diffusore. L'effetto benefico della situazione era il suono distorto che si creava.
"Componenti chiave nella creazione del proprio suono, le unità effetti di distorsione si raggruppano in due categorie:
1 - OVERDRIVE: Produce il suono caldo e naturale di un amplificatore a valvole saturato". Si tratta di un effetto di distorsione molto usato nel blues, nel rock classico (non nell'heavy metal) e in generale nei generi "light".
2 - DISTORSORE: Crea un effetto di distorsione più pesante, ideale per l'heavy metal e in generale per il rock "potente"
IL DELAY"Il delay è un effetto che registra digitalmente (negli apparati moderni) il segnale in ingresso e lo ritarda di un tempo specificato (parametro assegnabile dal dispositivo), quindi lo riproduce in uscita (mixandolo al suono originale) creando l'effetto di un eco naturale."
L'effetto di delay in realtà non esiste poiché, in natura, l'effetto che sentiamo è sempre prodotto da più di un eco (anche se qualche volta ne sentiamo solo uno, predominante). Gli effetti udibili in natura, nella realtà fisica, assomigliano di più a un riverbero.
IL RIVERBERO"L'effetto di RIVERBERO, più segnali digitali di ritardo (più delay) per simulare diversi suoni con decadimento differente, dalle piccole stanza alle sale da concerto".
E' un effetto simile a quando urliamo in una chiesa (non avete mai provato?? Forse è meglio provare a urlare in una stanza vuota il risultato sarà lo stesso).
Urlando in una stanza l'onda sonora proveniente dalla nostra bocca si diffonde nella stanza e rimbalza su TUTTI gli ostacoli che incontra.Separandosi, prenderà strade diverse e ritornerà alle nostre orecchie con tempi differenti. Questo effetto, di una durata variabile, è fisicamente composto da tantissimi delay (ritardati tre di loro) con un tempo di ritardo bassissimo.
IL CHORUSEffetto di "sfasamento". Viene creato sfasando in maniera impercettibile (pochi millesimi/decimi di secondo) il segnale originale, facendo una sola ripetizione.
Si tratta di un suono adatto sia per parti ritmiche che per parti solistiche. L'effetto pratico è quello di aggiungere "spaziosità e dimensione", creando un suono corposo e ricco.
Si tratta di un effetto fondamentale per la chitarra elettrica. Viene utilizzato moltissimo per gli arpeggiati puliti e per le ritmiche. Spesso è utile nei soli per fare emergere dal sound della band, il suono della nostra chitarra. Assieme al delay trasforma la nostra chitarra in un "orchestrina" bellissima. Attenzione a non esagerare....
L'EQUALIZZATOREL'equalizzatore ci permette di amplificare o tagliare alcune bande di frequenza. Esistono due tipi di equalizzatore, uno grafico che permette una visualizzazione semplice dei punti di taglio/amplificazione, ed uno parametrico con cui possiamo modificare in modo continuo tali punti.
Tutti gli amplificatori per chitarra elettrica sono dotati di uno stadio di equalizzatore che agisce, solitamente, sui toni bassi, medi, acuti e presence. Questo non ci impedisce di applicare un equalizzatore esterno, molto più pratico. Nella sezione ON LINE: SoundSetting troverete alcuni consigli e controindicazioni sull'utilizzo della sezione Eq dell'ampli.
COMPRESSOREIl compressore agisce sull'intero segnale per un controllo generale del suono e produce un effetto di sustain. In pratica amplifica il segnale della chitarra quando si suona piano, e lo attenua quando il segnale in uscita dai PU è molto potente. Si tratta di un effetto molto usato nel basso per evitare, nelle pizzicate più potenti, che il suono distorca l'ampli.
I PARAMETRI DEGLI EFFETTII parametri sono gli strumenti mediante i quali possiamo cambiare le impostazioni dei nostri effetti....normalmente si tratta di manopole!!
Tutti gli effetti (distorsioni delay etc) hanno dei parametri di regolazione.
Nella tabella a seguire troverete una lista degli effetti sopra descritti con, per ogni effetto, i relativi parametri di configurazione.